Fuori Dal Coro – Stefano Mauri, Crema
(All’artigiano del Vino Gaspare Buscemi)
Si è solo osando
Rispettando, amando
La natura
Quella vera
Che sa incantare
Senza stancare
Che arrivano
Praticamente da sole
Stupendamente coccolate
Bottiglie appassionate
Emozioni… in vino
Uniche, semplici
E soprattutto vere
Sempre in grado
Di regalare,
Nel tempo,
Qualcosa di speciale
Qualcosa per cui amare
Cesar Pillon writes in an article in 1987 that wherever there were vineyards Gaspare Buscemi feels at ease because he loves the wine. And that is the truth: Wine has been his life for sixty years, since as a young oenologist with Sicilian origin, he had qualified from the school of oenology in Conegliano and started to work with the vintners of the region.
He soon abandons the Veneto region and moves to Friuli, where he becomes the first technical director of the Collio producers association. Following the indications o the big Luigi Veronelli, he dedicates himself to the assistance and training of the winemakers, a project of winemaking practice, fully realized only many years later in Carema, in Piemonte.
Besides working as oenologist for small winemakers in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia, Toscana, Lazio, isole Eolie e Friuli Venezia Giulia, in 1982 he starts to make wine in his own vineyard.
Buscemi è un cognome di origine siciliane, ma Gaspare è nato a Valdobbiadene, tra le colline del prosecco. In linea con lo spirito del luogo, i suoi genitori lo convincono a frequentare l’Istituto enologico di Conegliano: la sua storia di enologo comincia così.
Prime consulenze per grandi aziende venete. Gaspare Buscemi ha solo vent’anni, ma poiché fin dall’inizio preferisce la qualità alla quantità, cambia subito strada.
Enotecnico a Gradisca d’Isonzo e primo direttore tecnico del Consorzio Collio. Il 1963 è l’anno del suo primo vino: l’Isontino di Marco Felluga.
Avvia un’attività di assistenza tecnica e servizi di cantina indirizzati ai viticoltori, per consentirgli di vinificare le proprie uve e di imbottigliare i propri vini.
Primo “enotecnico condotto” d’Italia a Carema, in Piemonte. Insieme ai produttori realizza il Carema di Carema, recensito come uno dei migliori vini d’Italia.
Prime bottiglie con etichetta Gaspare Buscemi.
Con Luigi Gaviglio segue una ricerca, in Francia, sul Cognac e sull’Armagnac. A Castelmaggiore, Bologna, sperimenta insieme a Pilla il vino da distillare: nasce il Villa Zarri, primo brandy italiano "di territorio”.
Crea il Vigno, un vino che esprime valori di tradizione e di qualità, prodotto con uve coltivate e maturate in condizioni ambientali privilegiate che non richiedono arricchimenti di alcun genere in cantina.
Acquista un ettaro di terreno e realizza il suo vigneto secondo criteri biodinamici.
